La delicata area intorno agli occhi, particolarmente sensibile al trascorrere del tempo, mostra gradualmente un aumento dei segni di espressione, il rilassamento delle palpebre, il depauperamento del solco lacrimale e la formazione di borse palpebrali. Medicina estetica e chirurgia plastica offrono soluzioni personalizzate per migliorare o risolvere tali inestetismi nella zona perioculare. L’adozione di una tecnica, di un prodotto o di uno strumento rispetto a un altro viene definita dal professionista durante il consulto medico. In questa fase, vengono valutati diversi fattori, inclusa l’estensione dell’inestetismo, le caratteristiche individuali della paziente e le sue aspettative.
I segni che il tempo tende a formare attorno agli occhi, noti comunemente come “zampe di gallina”, possono essere trattati con strumenti di medicina estetica non invasiva, senza il ricorso alla chirurgia. Opzioni quali iniettivi o tecnologie elettromedicali mirano a ridurre le rughe perioculari con efficacia. Nel consulto medico, si valutano attentamente tutti i fattori peculiari affinché si possa suggerire l’opzione terapeutica più a fuoco per raggiungere risultati soddisfacenti.
La medicina estetica iniettiva rappresenta una via consolidata per il trattamento delle zampe di gallina. Tra le opzioni più comuni rientrano l’impiego di filler, tossina botulinica, micro botulino e biorivitalizzazione.
Le tecnologie non invasive quali tecnologia a CO2, dispositivo elettrico con emissione di plasma e radiofrequenza a microaghi sono alternative possibili per chi preferisca escludere il ricorso a iniettivi.
Durante il consulto medico, lo specialista determinerà la soluzione più adatta considerando l'estensione dell'inestetismo, le caratteristiche individuali e le aspettative della paziente, per offrire una proposta efficace, sicura ed esteticamente armoniosa.
Il rilassamento della palpebra si manifesta come un abbassamento eccessivo della palpebra superiore che conferisce al viso un aspetto stanco e affaticato. Grazie alle procedure consolidate di medicina estetica e chirurgia plastica, è possibile ottenere miglioramenti significativi. Durante il consulto medico, lo specialista valuterà, in base all’analisi dei fattori peculiari, l’opzione più adatta affinché si possano raggiungere risultati efficaci e sicuri.
La correzione della lassità palpebrale presenta diverse opzioni di trattamento, tra cui la blefaroplastica chirurgica e gli interventi di medicina estetica perioculare. La scelta del percorso da intraprendere dipende dall’estensione dell’inestetismo, dalle caratteristiche della paziente e dagli obiettivi prefissati.
-Blefaroplastica chirurgica
La blefaroplastica è la procedura chirurgica che, attraverso l’asportazione di cute palpebrale e grasso in eccesso, mira a correggere il rilassamento delle palpebre. Può essere eseguita sulla palpebra inferiore, superiore o su entrambe per ridonare un aspetto riposato e disteso allo sguardo.
-Blefaroplastica non chirurgica
L’alternativa meno invasiva alla blefaroplastica è l’opzione non chirurgica, che evita il bisturi sfruttando tecnologie elettromedicali non invasive come il plasma o la tecnologia a CO2. Queste metodologie rigenerano i tessuti perioculari che hanno subito rilassamento restituendo uno sguardo più fresco al viso. La scelta della procedura spetta allo specialista che, previa visita medica, valuta la convenienza del trattamento in base all’estensione dell’inestetismo, alle aspettative della paziente e ad altri fattori essenziali.
Il solco lacrimale, con l’invecchiamento, può subire una visibile depressione che conferisce al viso un aspetto stanco, influenzando l’estetica generale dell’area circostante gli occhi. La medicina estetica e la chirurgia plastica offrono soluzioni personalizzate per contrastare la perdita di tono dell’area perioculare, restituendone vitalità ed energia.
I trattamenti che mirano a risolvere la depressione del solco lacrimale prevedono l’iniezione di filler o di grasso autologo precedentemente prelevato con l’obiettivo di riempire la parte interessata e restituire il volume perso.
Il ricorso al filler include l’uso di sostanze che, seppur del tutto compatibili con l'organismo, non sono completamente naturali a differenza dell’opzione con grasso proprio della paziente. Tuttavia, questa seconda alternativa risulta leggermente più invasiva rispetto alla tradizionale iniezione di filler.
La scelta di percorso tiene sicuramente conto delle preferenze della paziente, subordinate alla valutazione dello specialista.
Le borse palpebrali, spesso correlate all’invecchiamento cutaneo, sono un inestetismo che tende a influire molto sulla percezione dell’aspetto generale del volto. Tuttavia, grazie alle procedure di medicina estetica e chirurgia, è possibile trovare una soluzione efficace che ne minimizzi i segni.
La medicina estetica offre la possibilità di minimizzare le borse palpebrali con trattamenti non invasivi che prevedono il ricorso a filler per migliorare l'elasticità e ridurre il gonfiore. Per una soluzione definitiva, invece, la chirurgia palpebrale attraverso la blefaroplastica permette di rimuovere l'eccesso di pelle e grasso riportando la palpebra inferiore al suo naturale turgore.
La scelta di trattamento più indicata per la paziente viene determinata in fase di consulto medico, durante il quale lo specialista considererà l'estensione dell'inestetismo, le caratteristiche individuali e le aspettative della paziente affinché si possa delineare l’approccio più sicuro ed efficace.