Quella dei fianchi è un’area chiave nella fisionomia femminile, soggetta più di altre all’accumulo adiposo e allo sviluppo di inestetismi legati alle oscillazioni del peso. Un progetto di rimodellamento corporeo, allora, non può prescindere da una ridefinizione delle linee dei fianchi che può avvenire attraverso strumenti consolidati di medicina estetica e chirurgia plastica.
L’accumulo di adipe sui fianchi è un inestetismo molto comune, che va approcciato in prima battuta con una dieta bilanciata accompagnata da un’attività fisica regolare. In caso di grasso particolarmente ostico, però, vengono in aiuto tecniche capaci di sciogliere ed eliminare gli accumuli adiposi in eccesso.
Il trattamento dell’adiposità localizzata prevede un approccio con lipolaser che, attraverso il calore generato dal raggio di luce, inneschi processi di smaltimento del grasso in esubero accompagnati da un’azione di tightening dei tessuti che determini una compattazione della cute. Questo tipo di liposuzione non chirurgica avviene in regime ambulatoriale con anestesia locale.
In alcuni casi, il processo di aspirazione dell’adipe in eccesso può essere tale da comportare un eccesso di cute che deve essere asportata e rimodellata attraverso un lifting dei fianchi. Affinché il trattamento segua una traiettoria virtuosa, è importante che la paziente segua con attenzione le indicazioni fornite dal medico in merito alle necessità post intervento.
Per inestetismi più blandi, un'ulteriore opzione di trattamento degli accumuli adiposi prevede il ricorso alla tecnologia a ultrasuoni, attraverso cui vengono generate onde in grado di arrivare al tessuto adiposo per sciogliere il grasso in eccesso. La tecnica prevede la ripetizione del trattamento su più sedute.
I fianchi sono una delle zone sulle quali è possibile osservare la comparsa di smagliature, agevolate da sbalzi repentini di peso che provocano dilatamento e contrazione dei tessuti. In base al loro colore – bianco o rosso – è possibile stabilire un piano di intervento mirato che minimizzi l’inestetismo.
In caso di smagliature, il trattamento prevede l’approccio con laser ablativi quali Erbium e CO2 che generino una fibrosi cui consegue una compattazione dei tessuti e un ringiovanimento cellulare che migliora l’esito cicatriziale delle smagliature.
Se la smagliatura è ancora di colore rosso, esiste un'ulteriore opzione terapeutica con Dye laser che colpisce l'emoglobina dell’area vascolarizzata, sbiancandola.
Parallelamente, è possibile intervenire con iniezioni biostimolanti che vadano a supportare e a ottimizzare il processo rigenerativo innescato dalla tecnologia laser.
Per un trattamento efficace, è necessario stabilire un iter di sedute adeguato alla natura e all’estensione dell’inestetismo, secondo le indicazioni dello specialista.