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Filler Acido Iarulonico
Il Filler Acido Iarulonico È un riempitivo (filler) in grado di sollevare volumetricamente il solco della ruga. A seconda delle caratteristiche di sintesi della molecola (cross-linking) l’indicazione sarà differente: dalle rughe labiali più sottili, all’aumento di zigomi, glutei, polpacci o mammelle.
Descrizione Trattamento Filler Acido Iarulonico
Per filller si intendono quelle sostanze in grado di riempire le rughe di espressione, rimpolpare la perdita di volumi, sostenere l’impalcatura cutanea. Di riempitivi ne esistono molti il più usato è sicuramente l’acido ialuronico. Questa sostanza, completamente anallergica poiché prodotta in laboratorio da batteri e già presente nel nostro corpo, è in grado di sollevare le pliche cutanee date dal continuo movimento dei muscoli mimici. Ha anche la capacità di idratare molto i tessuti dando dopo qualche giorno un aspetto morbido e fresco.
A seconda della ramificazione con cui il prodotto è sintetizzato, l’acido ialuronico può servire per appiattire le rughe più fini per esempio del codice a barre della bocca, rimpolpare l’area zigomatica appiattita dall’invecchiamento o ristrutturare l’mpalcatura del volto che è diventato cadente, fino a camuffare delle imperfezioni del naso. La durata a seconda dell’indicazione può essere di 3-4 mesi fino a 8-10.
Ci sono casi in cui la discesa dei tessuti si accompagna a volti molto scavati che non gioverebbero di un aumento di volume, in questi casi si utilizza un altro filler molto potente che si chiama Idrossiapatite ( Radiesse). Questa sostanza (link articolo) è in grado letteralmente di ristrutturare la discesa e rendere più distesi e radiosi quei volti magri e cascanti. E’ un ottimo metodo per trattare anche l’invecchiamento del dorso delle mani proprio dato da una diminuzione del tessuto sottocutaneo che fa apparire evidenti le strutture sottostante (vene, tendini..)
Va infine considerato a parte il tessuto adiposo. Con la tecnica del lipofilling otteniamo dallo stesso paziente materiale in grado di riempire anche grandi volumi ma anche di rigenerare biologicamente i tessuti ( presenza di cellule mesenchimali). Questa tecnica però si avvicina di più ad un intervento chirurgico che ad un atto di medicina estetica ambulatoriale sia perché non eseguibile in un semplice studio medico, sia perché i tempi ri ripresa sono decisamente più lunghi.
DOTT.
FABIO CAVIGGIOLI CHIRURGO PLASTICO
Professore a Contratto in Chirurgia Plastica c/o l’Università degli Studi di Milano, Aiuto Primo di Chirurgia Plastica e referente per le ricostruzioni mammarie della Breast Unit del Gruppo Ospedaliero MultiMedica; Docente del Master in Chirurgia Estetica e Morfodinamica dell’Università di Milano. Si occupa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica ed è esperto in Chirurgia Rigenerativa.










